Spettacoli - Il gioco più bello del mondo

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NOTE DI REGIA

Il gioco più bello del mondo è un lavoro teatrale scritto da Valentina Luca, in arte Valentina Earnshaw, tratto dal romanzo polifonico L'ultima Vita
dell'autore pesarese Paolo Pagnini.

Capita a tutti di trovarsi in un momento di difficoltà, di perdersi e rischiare definitivamente di spegnersi.
Il gioco più bello del mondo è una pausa dal tempo, una seconda possibilità per reagire, rialzarsi e ripartire oppure per restare seduti in panchina, aspettando che, un giorno o l'altro, le cose cambino da sé.

Il tempo, in questa storia, è l'elemento fondamentale: inteso come tempo del gioco, scandito da fischietti, timer e canestri; il tempo inteso come tempo storico, in cui diverse linee passate e future si incontrano e dialogano; il tempo inteso come ritmo, della musica e del racconto; infine il tempo, inteso come le lancette che scorrono, inesorabili e non aspettano nessuno. Questo tempo è l'unico che abbiamo, cosa farne spetta noi a deciderlo.

A scandire questo tempo incalzante c'è la musica suonata dal vivo, che risuona fuori e dentro palcoscenico.

LA STORIA

Tutti ci crediamo protagonisti nelle storie che ci riguardano; crediamo che la nostra vita sia sempre la più interessante e la più importante; ebbene, II Protagonista di questo spettacolo non è altro che uno dei tanti, che si ritrova in un luogo indefinito tra il qui e il là, dove il tempo che scorre è sospeso.

In questa Clinica, in cui una coach bambina di nome Alma insegna ai pazienti a giocare al Gioco più bello del mondo, i personaggi si intrecciano creando incontri, nuove conoscenze, dialoghi e riflessioni sulla vita e sul tempo, le quali porteranno il Protagonista e gli altri personaggi a trovarsi di fronte ad una scelta che cambierà la loro vita.

LOCANDINA / PROGRAMMA DI SALA